Sabato 15
Appunatmento ore 15 dal parcheggio dell'ospedale di sestri.
Dopo una mattinata di meteo relativamente rispettoso, verso le 14 inizia a scendere un pò di pioggia.
Dopo svariati caffè( con prosperoso servizio), molti discorsi e altrettante proposte, si decide.....Mimose.
Evitiamo la salita su asfalto per non inzupparci troppo, posteggiamo i mezzi e si parte.
Poco più di un chilometro di sterrato, con pendenza(almeno per me) sempre devastante, e si arriva al piano.
Vestizione di rito, ognuno con i suoi accorgimenti. Chi per sporcarsi meno, chi per non rovinare la giacca da acqua nuova, chi per scaramanzia......ginocchiere, paragomiti, casco, una sgonfiatina alle gomme e accensione della telecamera.....via.
Dopo 100 metri eravamo infangati come bambini.
Il fango era colla, decideva per te traiettorie e passaggi, ma non sempre la sua scelta era quella giusta. Per me era impraticabile, "mi scappa davanti"....
Un semplice consiglio di postura di Tweedledee mi risolve molti problemi e riesco a continuare senza vedermi faccia a terra dopo ogni curva.
La pioggia continua, leggera ma persistente, il paesaggio intorno a noi però, riesce a compensare il disagio.
Una foratura ci da il tempo di raccontarci le impressioni della discesa, di ammirare il panorama e di scambiarci le bike, per provare altre geometrie.
La discesa riprende liscia come le pietre bagnate che scorrono sotto le nostre ruote.
Arrivati in fondo, eravamo marroni. La tipica terra rossa della Selva ricopriva bici e vestiti e le persone per strada ci guardavano con occhi stupiti, che non sai mai cosa stiano pensando....
Degno finale della giornata una "manichetta" con la quale abbiamo potuto togliere quel mezzo kilo di terra alle nostre bighe......certo alla superenduro le bike-wash erano tutt'altra cosa........
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