mercoledì 26 maggio 2010

semi-Aiona...



Allora, vediamo se riesco a ricordarmi come si pigiano i tasti ma soprattutto dove sono le lettere...










Rompo un silenzio dovuto a pigrizia ed anche alla noiosa sensazione, avuta in passato, di parlare da solo in una stanza vuota: le stesse parole scritte da spjder poco ...


Ho il computer intasato di video e foto prese in questi ultimi giri fatti insieme ed è difficile scegliere dove iniziare, ma alla fine credo che il primo assaggio fatto l'altro w-e di un Aiona a metà sia un buon modo di cominciare, sia perchè Bertigaro è uno dei miei sentieri preferiti sia perchè era una première per molti del gruppo.



La cronaca è presto fatta, consueto parcheggio a Campori dall'ospizio (sic!!!), bella salita a freddo a darci il benvenuto, Gabri che fa lo sprint prima del lago, poi la diga: per me è sempre emozionante passarci, è come se si aprisse una porta su di un panorama ogni volta più bello, il premio per una salita impegnativa anche se adesso che è asfaltata ha perso un pochino del suo fascino. Poi inizia il primo sentiero, con quella condotta che mi spaventerà per l'ultima volta costringendomi a defilarmi sulla sinistra: per fortuna, nella sua continua spasmodica ricerca di torce e lampade varie di cui sono disseminati i nostri sentieri, Michelino si incespica su non so chè regalandoci una delle sue spassose esibizioni acrobatiche :-) seguite da commenti sagaci ;-)




Un paio di rampette gustose ci introducono al guado, stavolta veramente impetuoso e che ci costringe ad un passa-bici veramente da fil-rouge!!! Purtroppo sarà l'ultima volta che lo vedremo così, sabato scorso c'erano due scavatori che stavano spianando e lisciando, non so ancora bene perchè...



Risaliamo in sella e finalmente Gabri trova un paio di ramoscelli spinosi che gli aggradano, dandogli la scusa per bucare e fare sfoggio della sua camera d'aria Hard-core alla Rocco Siffredi!!!



Ne approfittiamo per fare un paio di foto e per far fuori una barretta in cinque, alla faccia dell'organizzazione :-)




Ormai il più è fatto, restano pochi scampoli di salita e siamo alla cappelletta delle Lame, non resta che bardarci e scendere per la traccia incerta di Rocca Marsa, fortunatamente non più spinosa come una volta: il fondo è ottimo, erboso e terroso ma sempre con un grande grip, un paio di guadi tranquilli e poi si scende davvero, panoramica spettacolare sul lago di Giacopiane e sulla vallata sottostante, brevi single track mooolto flow alternati ad altri decisamente più ruvidi, finale su sentierone sterrato che per la prima volta trovo divertente: sto cambiando stile o sto imparando a mollare i freni?!?



Non me ne preoccupo più di tanto, ormai siamo in vista dell'imbocco del mitico (per me) Bertigaro ma stavolta facciamo una variante in corso d'opera visto che una piccola mandria di mucche campeggia sui primi metri di sentiero: ci buttiamo tra i brughi, cercando una linea che riesca a mantenerci in movimento senza infilarci in qualche fosso e nello stesso tempo portarci alla traccia che scorgiamo poco più a valle. In breve ci siamo, ricompattiamo il gruppo e ripartiamo, tratti flow tra i pini, tornantini spaccacerchi, pietroni, bosco, rocce, spini, curve e curvette, tornantini, tornanti e ancora tornantini ;-) la curva sulla provinciale a Bertigaro arriva sempre troppo in fretta :-)



Tagliamo per un breve tratto non molto pulito ma ci evitiamo un pezzo di asfalto, dopo tanto bosco e montagna darebbe davvero fastidio, arrivando davanti alla chiesetta di Temossi: da qui quattro o cinque tagli ci lasciano modo di sfogare la nostra gioia saltellando da un droppino ad un altro, fino a quando non diventano pericolosamente troppo ravvicinati costringendoci ad interrompere il ritmo e tirare sui freni... poco male visto che siamo di nuovo dalle macchine, qualcuno a causa del giro più lungo del previsto ha perso la sagra della patata ma sembra non


soffrirne più tanto, forse gli è piaciuto :-)


La prossima volta facciamo il giro completo, con salita in cima all'Aiona e discesa al lago delle Lame!!!

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