9:30 abbastanza presto per una domenica mattina.....
Il caldo si fa subito sentire, ma si sale per San Martino...destinazione Bosco Nero.
Dopo circa 700 metri di dislivello, arriviamo al passo di Romaggi, sulla destra l'ultimo strappo prima della sperata discesa. Due chiacchiere, una sbirciata alla cartina posta sul passo e da qui l'idea.
"Perchè non cerchiamo il sentiero che finisce a Costa di Soglio''', nemmeno il tempo di dirlo e lo spirito d'avventura si impadronisce di noi. Svoltiamo a sinistra verso il Passo del Dente, alla ricerca del tanto sperato tracciato. Due morsi alla provvidenziale focaccina di Gabry, una sbirciata ad uno splendido ramarro, vestizione di rito e si parte....Pochi metri e ci rendiamo subito conto che proseguire in sella è impossibile, ma la speranza non ci abbandona....i tratti con bici in spalla, però, sono sempre più frequenti e faticosi e il sole non ci da tregua. Pedalare è fuori discussione, un tratto molto esposto con gradoni di roccia in salita non ci permettono di liberare la nostra voglia di discesa.
Finalmente arriviamo ad uno spiazzo, da qui Tweedledee conosce la strada, siamo nella vallata di Orero, sulla destra impetuoso, svetta il monte Ramaceto e in lontananza il Caucaso.
Il sentiero, dopo qualche tornantino si rivela devastato, le pietre affiorano e cambiano posizione al passare di ogni bici. Per fortuna è un tratto in ombra.
Poco dopo ci troviamo in un paese fantasma, totalmente disabitato, inquietante. Sembrava che il tempo si fosse fermato e avesse portato con se i suoi abitanti. Uno sguardo alle abitazioni, alle tecniche di costruzione di quasi un secolo fa e si riparte per San colombano, verso una sagra dell'asado, che purtroppo aveva finito il protagonosta....(l'asado).
Giro da non inserire negli annali, ma penso anche che lo spirito di esplorazione un giorno darà i suoi frutti, e la soddisfazione, quel giorno, ripagherà anche la giornata odierna....
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