AIONA

Scusate ma una giornata del genere non può non essere raccontata!!!!

Il Giro in sè è stato molto lungo e faticoso, partenza da Campori direzione Laghi di Giacopiane, dopo una breve sosta ad ammirare il panorama, si riparte verso il rifugio di prato mollo. Da qui, verso il Passo della Spingarda e la vetta dell'Aiona, dove ci attendeva un paesaggio surreale. Vestizione e ripartenza rapida verso il lago delle Lame, dove abbiamo sostato, mangiato bevuto e da dove siamo ripartiti per la cappelletta delle Lame. Ultima inforcata a caschi e protezioni, e via verso Giacopiane, Bertigaro e Campori.
Lunghezza approssimativa del giro 40 KM. Tempo totale impiegato 9 ore circa Dislivello totale salita 1500 m circa (so che a qualcuno possono essere sembrati di più ;-) ma anche senza gps, facendo un veloce calcolo dalle altimetrie sulla carta, si ottiene questa cifra approssimata)

...ma veniamo alle sensazioni che una giornata del genere può suscitare.....
La partenza era carica di tensione, un misto tra euforia, preoccupazione e impazienza. "quanto ci metteremo???" "dove la prima sosta???"



La salita su asfalto fino ai laghi ,se escludiamo l'incontro con la vipera e il gran caldo, non ha riservato sorprese.





La successiva tappa, dai laghi a Prato Mollo ha inevitabilmente, visto il dislivello, fatto selezione naturale. Si è passati da un caldo estivo ad una nebbia minacciosa con deciso calo della temparatura e selezione tra biker con zaini capienti e non!!!!!!!!

Breve sosta, visto il freddo, ma più che mai aspettata visto il rifornimento di acqua e cibi vari.
Da qui il breve tratto fino alla Spingarda pedalato, ha lasciato il posto a una sfiancante scalata a piedi fino alla vetta dell'Aiona. Visibilità 50 m, e goccioline sottilissime ci facevamo somigliare a scalatori in Nepal.

Eravamo dentro ad una nuvola!!!!!!!!!




Dopo tanta salita, finalmente, la meritata discesa. La pendenza , le pietre, i tratti boschivi...ma anche le prime vittime, come il forcellino di Gabry e il bloccapastiglie di Andreprup. Un incontro di altri bikers, un trekker velocissimo, una comitiva, molti faggi.......e si arriva al Lago delle Lame, dove 2 taglieri di salumi e formaggi ci attendono con altrettante birre!!!!



Due morsicate, quattro discorsi e si riparte. Un ultima salita per riportarci in quota alla cappeletta delle Lame. Non credo di aver dato nemmeno un colpo di pedale in questo tragitto, e una bella chiacchierata con Incisivo ha reso meno spiacevole quest'ultimo tratto per me estenuante.



Da qui, una discesa esilarante, piena di insidie, tratti tecnici, veloci, smossi, sentieri tracciati, prati, brughiere, gineprai.....ma sopratutto una discesa che emanava divertimento, lo sentivi salire da sotto le ruote, lo provavi dopo ogni curva, dopo ogni sasso, dopo ogni caduta.......
...una discesa che ha ripagato la fatica e il sudore della giornata.









Vedo che siamo ancora tutti senza parole... giro meraviglioso.. IL giro!!
Metto due foto :)

due foto le metto anche io, homusbrencus, ma i video ancora ve li faccio vedere col caleidoscopio!!!

Strane visioni... o l'umidità ha degli effetti collaterali?

No, forse era solo la nebbia a falsare l'immagine...




...e infine come di consueto, la traccia GPS, i grafici pendenza e altitudine. Purtroppo al Lago delle Lame la batteria ha dato forfait......accontentiamoci.



Altitudine


Pendenza